Francesca Biasetton
Francesca Biasetton ha iniziato la sua attività di illustratrice nel settore della
moda collaborando con periodici specializzati e realizzando immagini per
cataloghi e pagine pubblicitarie.
Nel marzo 1994 ha presentato “Cento disegni per la moda”, una personale
dedicata alla sua produzione nel settore.
Come illustratrice ha partecipato a “Favolose – 15 illustratrici italiane per
l’infanzia”, di cui ha realizzato il logo, “L’una e un quarto” , “L’altra metà di Pinocchio”.
e “Sirenette di carta”.
Da diversi anni si interessa alla calligrafia; è iscritta all’Associazione
Calligrafica Italiana dal 1991, anno della fondazione. Ha seguito corsi di
calligrafia in Italia, Inghilterra, Belgio, Germania. Dopo aver studiato alcuni
alfabeti formali si è indirizzata verso le forme espressive della calligrafia, con
particolare attenzione alle scritture corsive.
Ha partecipato con le sue opere alla “Prima mostra d’arte calligrafica”,
organizzata dall’A.C.I. a Venezia nel giugno 1994, alle edizioni ‘94, ‘95 e 2000
di “Scritture” , presso il Mercato Romano di Ferentino (FR), alla mostra
“Calligrafia in Italia” presso il museo Bartlhaus di Pettenbach (Austria) e a
“Finzioni alfabetiche”, (Pistoia, Milano); due sue opere calligrafiche fanno
parte della collezione dell’Accademia d’Arte di Berlino (Berlin Sammlung
Kalligraphie).
È stata fra gli organizzatori – ed espositori – della mostra “Pagine di viaggio,
mostra internazionale di calligrafia” (1995). Ha partecipato al progetto
“ABC – Alphabet Bologna Children” curato dalla Giannino Stoppani di Bologna (2000).
Ha “scritto” i titoli di testa per il film “La leggenda del pianista sull’oceano”
di Giuseppe Tornatore.
Nel 2001 ha esordito a teatro con “Abbecedario”, spettacolo per bambini con scrittura dal vivo;
ha realizzato le illustrazioni per l’omonimo libro (Panini Ragazzi,
2002), Premio Andersen 2003 nella categoria “Miglior libro fatto ad arte”.
e Premio Stregagatto 2004 come “Miglior progetto editoriale”
È stata invitata a Teheran per partecipare a “Incontri”, un’esperienza di
lavoro con l’artista iraniana Golnaz Fathi (2004) e assistente di Brody
Neuenschwander nell’allestimento di “The Children of Uranium” di Peter
Greenaway (Genova – Napoli, 2005).
Autrice dello slogan calligrafico dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino
2006, è stata selezionata per l’edizione 2006 del Premio Internazionale di
Calligrafia di Westerlo (Belgio).
Ha esposto presso la Galleria Il Basilisco con le personali “Letteraria” (2003)
e “La poesia prêt-à-porter” (2008) e con Elio Micco in “Bianco e nero” (2006).
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