Mario Rocca

Nato a Chiavari nel 1951, uno dei primi grandi umori di origine immaginaria, coinvolto nelle dinamiche plastiche in cui G.F. Bruno percepisce un’ossessione bocconiana, si è spostato in una dimensione gestuale naturalistica allineata con una sorta di realtà allegorica. I suoi dipinti sono ricordati principalmente per la nitidezza del segno e l’intensa lucentezza della pasta cromata. La maturazione artistica di Rocca si rivolse poi alla grafica, e suscitarono grande interesse le prove a puntasecca, all’acquaforte e alle xilografie.

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